Non hanno accesso a Internet perché vivono in famiglie in condizioni economiche disagiate. Sono adolescenti “disconnessi” dalla Rete e con essa da tante altre opportunità culturali: non leggono libri, non vanno al cinema, a musei, a eventi sportivi. Il digital divide non riguarda solo la popolazione anziana. In Italia ci sono 452 mila adolescenti che non hanno mai avuto accesso a Internet, in una condizione di povertà non solo economica ma anche educativa e culturale che rischia di compromettere il loro futuro. Lo segnala Save the Children in occasione del Safer Internet Day di domani.

Una ricerca condotta da Ipsos per Save the Children su minori e internet mette in evidenza che il mondo giovanile dei “nativi digitali” è in realtà spaccato in due: da un lato ci sono i giovanissimi sempre connessi con gli smartphone e sempre in chat con amici e sconosciuti, dall’altro ci sono adolescenti che non hanno mai avuto accesso alla Rete, quasi sempre per motivi economici. I sempre online e i “disconessi” sono due facce della stessa medaglia. I primi, spiega l’organizzazione, sono giovanissimi, quasi sempre connessi via smartphone, usano WhatsApp (59%) e Instagram (36%), conoscono abbastanza bene le regole che governano la privacy nella Rete (51%), ma non se ne preoccupano più di tanto (57%). Vivono relazioni “virtuali” nei gruppi di conversazione sulle applicazioni di messaggistica dei loro smartphone, spesso anche con persone che non conoscono direttamente (41%): addirittura uno su quattro (24%) invia messaggi, video o foto con riferimenti sessuali a gruppi dove non conosce tutti i partecipanti e uno su tre (33%) si dà appuntamento con qualcuno conosciuto solo attraverso questi gruppi.

Dall’altro lato, evidenzia la ricerca, ci sono i “disconnessi”. Secondo un’elaborazione da dati Istat, ci sono in Italia 452 mila adolescenti che non hanno mai  usato Internet, l’11,5% dei ragazzi  che vivono in Italia tra gli 11 e i 17 anni, con una percentuale più elevata nel Sud e nelle Isole (17,4%, 270.000). La presenza di adolescenti disconnessi è maggiore nelle famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche “assolutamente insufficienti” (22,7%) o con “risorse scarse” (14,2%), mentre è estremamente ridotta in quelle che dichiarano di vivere in condizioni economiche “ottime o adeguate” (6,5%). Sono “disconnessi” non solo da Internet, ma anche da altre opportunità educative e culturali, che li allontanano ancora di più dai loro coetanei: tra coloro che non hanno mai usato Internet sono 269.000 i ragazzi che non hanno letto nemmeno un libro nell’ultimo anno e 187.000 di loro non sono neppure mai andati al cinema nello stesso periodo. 

La situazione economica delle famiglie di appartenenza, spiega Save the Children, sembra essere un elemento estremamente significativo fra coloro che non hanno accesso alla Rete. È infatti tra le famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche “assolutamente insufficienti” che si registra un 22,7% degli adolescenti “disconnessi”, mentre tra quelle con “risorse scarse” sono il 14,2%. La disconnessione dalla Rete si somma all’assenza di altre opportunità culturali, situazione che configura una condizione di vera e propria “povertà educativa”: fra i giovani che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi, ben il 72,7% ha vissuto negli ultimi 12 mesi almeno tre diverse esperienze culturali significative, come  ad esempio leggere un libro, andare ad un museo, a teatro o al cinema o assistere ad un evento sportivo. Tra i “disconnessi” questo dato scende drasticamente al 38,8%. Significa di fatto che questi adolescenti leggono meno libri, raramente vanno a vedere una mostra o un monumento, leggono pochi giornali o riviste, vanno pochissimo al cinema.

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