Indicare il contenuto in calorie delle bevande alcoliche in etichetta e dare informazioni, con un’etichettatura comune, sui rischi della guida in stato di ebbrezza e sul consumo di alcol in gravidanza: questa la richiesta che il Parlamento europeo fa in una risoluzione, approvata ieri, in cui si chiede alla Commissione europea di presentare una proposta per introdurre un’etichettatura sul contenuto calorico delle bevande alcoliche al più tardi nel 2016. Chiesto anche più impegno per tutelare i giovani contro i pericoli del binge drinking.

I deputati hanno chiesto anche una nuova strategia europea in materia di alcol, che si concentri sul consumo di alcol da parte dei minori, e hanno proposto di inserire, sempre sulle etichette dei prodotti, informazioni su rischi della guida in stato di ebbrezza e consumo durante la gravidanza. I deputati hanno invitato la Commissione europea a “avviare immediatamente i lavori sulla nuova strategia UE in materia di alcol (2016-2022)”, in modo da assistere i governi nazionali nell’affrontare i danni legati al consumo di alcol. Si stima che solo in Europa (dati 2010) il costo sociale, diretto e indiretto, dell’abuso di alcol sia pari a 155,8 miliardi di euro.

Secondo gli europarlamentari la Commissione dovrebbe dunque intervenire sulle etichette delle bevande alcoliche: “Il contenuto calorico delle bevande alcoliche dovrebbe essere chiaramente indicato e la Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa in tal senso entro la fine del 2016 al più tardi – informa una nota del Parlamento europeo – I deputati chiedono alla Commissione di prendere in considerazione anche un’etichettatura comune in tutta l’UE per informare i bevitori sui pericoli causati dalla guida in stato di ebbrezza e per scoraggiare le donne in gravidanza a consumare alcol”.

Uno dei fronti di intervento è rappresentato inoltre dalla protezione dei giovani: i deputati esortano dunque gli Stati ad aumentare gli sforzi per tutelare la popolazione giovanile dal consumo e dall’abuso di alcol, attraverso l’applicazione della legislazione sui limiti di età e il monitoraggio della pubblicità sugli alcolici e dei suoi effetti sui giovani. La Commissione dovrebbe inoltre affrontare, aggiungono gli europarlamentari, anche il tema delle vendite transfrontaliere di alcol via Internet. Gli Stati membri dovrebbero inoltre lanciare campagne di sensibilizzazione in merito ai pericoli del binge drinking (l’ubriacatura alcolica, particolarmente diffusa proprio fra i più giovani) destinate soprattutto ai minori e intensificare gli sforzi per ridurre gli incidenti stradali legati alla guida in stato di ebbrezza.

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