“Cambia le tue scarpe”: i consumatori devono essere più informati sui prodotti che indossano e sapere che chi lavora nelle concerie e nei calzaturifici spesso è a rischio, specialmente quando si trova a dover lavorare con sostanze chimiche senza protezione. Si chiama Change Your Shoes la nuova campagna di Abiti Puliti che vuole migliorare le condizioni sociali ed ecologiche nell’industria delle calzature e del cuoio. Qualche passo avanti è stato fatto solo per i consumatori: dal primo maggio l’Unione Europea vieterà i prodotti in pelle che superano un valore critico di Cromo VI.

È un passo importante per proteggere i consumatori europei dai prodotti in pelle nocivi, ma non per tutelare le persone che lavorano nelle concerie e nei calzaturifici – dicono i promotori della campagna – Pertanto, la nuova campagna Change Your Shoes propone di migliorare le condizioni sociali ed ecologiche nell’industria delle calzature e del cuoio. Inoltre, segnala la necessità di una maggiore trasparenza nel modo in cui i consumatori sono informati sui prodotti che acquistano e indossano”.

“E’ preoccupante che i Consumatori europei corrano dei rischi per la loro salute indossando scarpe di pelle. Così come è allarmante che i lavoratori e le lavoratrici delle concerie e dei calzaturifici in India e Bangladesh siano ancora più a rischio lavorando con sostanze chimiche senza alcuna protezione e in costante contatto con il cuoio inquinato – dichiara Deborah Lucchetti, portavoce della Campagna Abiti Puliti, tra i promotori della campagna Change Your Shoes – Il Cromo VI dovrebbe essere stato vietato da molto tempo. Il nuovo regolamento dell’Unione Europea è un primo passo ma resta da valutare la sua efficacia e i suoi effetti positivi per i lavoratori e le lavoratrici del settore”.

La concia chimica con il Cromo VI è una tecnica utilizzata nell’80-85% della produzione mondiale di pelletteria, spiegano i promotori della campagna. In alcuni casi viene usato il Cromo III che però, in determinate circostanze, può trasformarsi in Cromo VI, altamente tossico per l’uomo e causa di malattie della pelle e respiratorie. A differenza dell’industria tessile, inoltre, le cattive condizioni sociali dei processi produttivi nel settore calzaturiero sono quasi del tutto sconosciute.

Nei prossimi tre anni il progetto Change Your Shoes effettuerà delle ricerche sulle condizioni ambientali e di lavoro nell’industria delle calzature e del cuoio e favorirà il confronto tra i cittadini europei, i decisori politici e le imprese sui risultati riscontrati. La campagna è inoltre parte dell’Anno europeo per lo sviluppo con il motto “Il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro”. “Il nostro scopo è quello di migliorare le condizioni in cui vengono prodotte le nostre scarpe cercando, tra le altre cose, di cambiare le abitudini di consumo dei cittadini europei, chiedendo che venga vietato l’utilizzo di cromo nella concia delle pelli e vengano aumentati i salari dignitosi nelle concerie e nei calzaturifici”, sostiene Deborah Lucchetti.

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