Qual è l’opinione degli italiani sulla ripresa economica? Viene percepita? E in quali modalità? Quasi un quarto degli italiani ritiene che negli ultimi mesi ci sia stata una leggera ripresa legata soprattutto a un aumento di consumi e occupazione, ma la prudenza rimane ancora forte: anche se potessero accedere a prestiti e mutui bancari con tassi molto favorevoli, il 56% degli italiani preferirebbe comunque aspettare e non spendere. La fotografia è dell’ultimo Osservatorio mensile Findomestic.

Sotto i riflettori la percezione degli italiani nei confronti dell’economia e della ripresa. Secondo l’Osservatorio, “per il 15% degli intervistati negli ultimi mesi è in atto un peggioramento, mentre a gennaio si trattava del 22%. Il 38% crede che la situazione sia stabile, mentre il 22% vede la situazione in leggera ripresa (in aumento rispetto a gennaio di due punti). Solo il 2% crede che sia in atto una ripresa consistente. Tra i segnali di miglioramento negli ultimi mesi si evidenzia soprattutto un aumento dell’occupazione (per il 41% del campione) e dei consumi (37%), mentre per chi vede la situazione in peggioramento le cause sono da attribuire alla disoccupazione e all’aumento della pressione fiscale. Notiamo quindi come l’occupazione, in positivo o in negativo, sia il principale elemento che determina il clima di fiducia”.

Quando si esamina la possibile ricetta per un cambiamento di rotta dell’economia gli italiani sono invece molto più compatti: per l’89% degli intervistati serve sicuramente una riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese. Rimane invece un diffuso atteggiamento di prudenza quando ci si interroga su possibili acquisti di case o su attività economiche personali impegnative.Nel contesto attuale, anche qualora fosse possibile accedere a mutui bancari e prestiti a tassi estremamente bassi, il 56% degli italiani preferirebbe attendere e non usufruirne, mentre il 26% di fronte a un prestito a tassi favorevoli impiegherebbe le risorse per acquisti di prime case, per ristrutturazioni domestiche e per acquistare un’auto nuova!.

Una domanda anche sull’impatto economico dell’Expo di Milano: solo il 23% degli intervistati crede che la manifestazione possa rappresentare un vera e propria leva per la ripresa economica dell’Italia mentre il 54% ritiene che sia un evento di rilievo ma non incisivo in questo senso.

Il quadro generale si completa con un’ulteriore diminuzione della soddisfazione degli italiani sia per la situazione personale che per la situazione del Paese, anche se entrambi i valori si mantengono superiori al maggio dello scorso anno. Anche l’aspettativa di risparmio a 12 mesi è calata assestandosi dal 18,2% di aprile al 14,2% di maggio. Le previsioni di acquisto a tre mesi sono negative per auto, moto, mobili, elettrodomestici ed elettronica di consumo, per case e ristrutturazioni; sale solo la propensione all’acquisto di viaggi!

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