Abolire il mercato tutelato non farebbe altro che danneggiare ancor di più i consumatori alle prese con i tanti problemi del settore dell’energia: è la posizione che tornano a esprimere le associazioni dei consumatori, contrarie alla previsione contenuta nel ddl concorrenza, di fronte all’ultima decisione dell’Antitrust. Questa infatti ha aperto quattro istruttorie nei confronti di Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia, Enel Servizio Elettrico ed Eni.

A fronte di numerosi reclami e segnalazioni, l’indagine è volta ad accertare violazioni del Codice del Consumo in merito a fatturazione basata su consumi presunti; mancata considerazione delle autoletture; fatturazione a conguaglio di importi significativi, anche a seguito di conguagli pluriennali; mancata registrazione dei pagamenti effettuati, con conseguente messa in mora dei clienti fino talvolta al distacco; mancato rimborso dei crediti maturati dai consumatori.

Una questione divenuta insopportabile che ha assunto dimensioni allarmanti. Il danno per i Cittadini che ricevono bollette pazze o richieste non dovute sono enormi: non solo vi è una immensa perdita di tempo nel dover effettuare contestazioni, ma vi è anche, dal lato umano, un vero e proprio danno esistenziale in termini di preoccupazione e nervosismo. Inoltre, vi è anche il fatto che molti Cittadini, in preda alla disperazione, per paura pagano anche quanto non è dovuto. In quel caso ottenere i rimborsi è quasi un miraggio”. Le AA.CC. ribadiscono la contrarietà verso l’abolizione del mercato tutelato prevista nel ddl concorrenza perché “tali pratiche si scatenano soprattutto nell’ambito del mercato libero, libero solo di nome, visto che la vera competitività è ancora ben lontana. L’Authority, al termine delle indagini, non dovrebbe limitarsi a comminare delle sanzioni per chi effettua tali pratiche scorrette ma prevedere la sospensione delle autorizzazioni ad operare!!.

La struttura del nostro mercato va rivista e non certo nella direzione in cui va il ddl Concorrenza, ora in discussione in Parlamento, che vuole liberalizzare i settori dell’energia e del gas. I fenomeni su cui sta indagando l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato rischierebbero di danneggiare ancora di più i consumatori se si abolisse il mercato tutelato. Da una ricerca dell’Antitrust britannica è emerso che, nonostante la liberalizzazione attuata da anni nel settore energetico, i Consumatori conoscono poco le offerte del mercato, sono poco interessati a cambiare fornitore, e quelli più deboli non hanno gli strumenti per valutare appieno le diverse offerte. Una ricerca fatta su settemila consumatori ha evidenziato che il 56% non ha mai cambiato fornitore e/o non sapeva fosse possibile farlo.

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