La prossima banconota da 20 euro avrà il volto di Europa: il ritratto viene da un vaso trovato nell’Italia meridionale oltre duemila anni fa e conservato al Louvre di Parigi. E avrà caratteristiche di sicurezza nuove che permetteranno (questa almeno la promessa) una protezione più efficace dalla falsificazione. Anche perché il biglietto da 20 euro è il più falsificato in assoluto in tutta l’Unione europea: nella prima metà di quest’anno il 54,7% delle banconote false ritirate dalla circolazione sono biglietti da 20 euro, seguiti subito dopo dalle banconote da 50 euro (31,3% dei falsi ritirati nella prima metà dell’anno). I dati sono stati diffusi dalla Banca Centrale Europea nello “Stato della falsificazione delle banconote in euro nel primo semestre del 2015”.

I numeri dicono che nei primi sei mesi dell’anno sono state ritirate dalla circolazione 454 mila banconote in euro false e che l’86% delle falsificazione ha riguardato i tagli da 20 euro e da 50 euro. Dal 2012 a oggi il numero di banconote ritirate dal mercato sono andate progressivamente aumentando. I dati del primi semestre 2015 dicono che le banconote false ritirate dal mercato sono state il 10,5% in meno rispetto al secondo semestre del 2014 ma comunque di più rispetto al primo semestre dello scorso anno (quando si erano fermate a 331 mila). Per la BCE “in relazione al numero crescente di biglietti autentici in circolazione (oltre 17miliardi nella prima metà del 2015), la quota di falsi continua a mantenersi su livelli molto contenuti”. Sono tutti falsi trovati in Europa e questo è comprensibile: la quasi totalità delle banconote false (97,9%) è stata rilevata infatti in paesi dell’area euro, solo l’1,6% proviene invece dagli Stati membri dell’Unione non appartenenti all’area euro e meno dello 0,5% da altre parti del mondo.

Ma è soprattutto la ripartizione dei falsi in base al taglio che fa pensare: gli estremi sono quasi assenti. Le banconote false molto raramente sono di piccolo taglio, mentre è un caso più unico che raro trovare in circolazione un biglietto falso da 500 euro – Bankitalia ad esempio ha ritirato dalla circolazione solo 34 banconote da 500 euro nei primi sei mesi di quest’anno, contro le oltre 42 mila da 20 euro e le quasi 20 mila da 50 euro. La BCE evidenzia che nella prima metà di quest’anno “i tagli da €20 e €50 hanno continuato a far registrare il numero più elevato di falsificazioni fra le banconote. Rispetto ai dati riportati per la seconda metà del 2014, la percentuale di banconote false da €20 è leggermente diminuita mentre quella relativa al taglio da €50 è aumentata; nell’insieme questi due tagli rappresentano l’86% dei falsi”. Solo nell’8,5% dei casi si tratta invece di banconote da 100 euro, nel 2,4% da 10 euro, nell’1,5% da 5 euro, nell’1,1% da 200 euro e nello 0,5% da 500 euro. Anche a livello nazionale l’andamento è simile. Come evidenzia la Banca d’Italia, nel primo semestre 2015 “il taglio da 20€ è ancora il più contraffatto: esso ha rappresentato il 52,9 per cento del totale dei falsi individuati nel periodo, seguito dal 50€ (24,6 per cento). I falsi di questi 2 tagli costituiscono complessivamente il 77,5 per cento del totale”.

Nel frattempo proprio il biglietto da 20 euro sarà il prossimo a essere rinnovato con la serie “Europa” dopo l’introduzione delle nuove banconote da 5 euro e da 10 euro. Le nuova 20 euro, presentata lo scorso febbraio, entrerà in circolazione il 25 novembre di quest’anno e avrà il ritratto di Europa, con l’effige di un vaso di oltre duemila anni fa, ritratto riprodotto in una finestra a se stante integrata in un ologramma e che promette di rendere più difficile la vita ai falsari. Detto per inciso: chi sospetta di avere in mano una banconota falsa non deve tentare di liberarsene spendendola (è reato) ma deve portarla in banca, o alla posta, o presso la Banca d’Italia. E se chi la esamina sospetta che sia un falso deve ritirarla dalla circolazione e trasmetterla alla Banca d’Italia. Il rimborso c’è solo se la banconota si rivela autentica.

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