Otto italiani su dieci dichiarano di capire poco o nulla di finanza. Allo stesso tempo, quasi la metà afferma che negli ultimi tempi è aumentata la loro attenzione ai temi finanziari. Come approcciarsi alla finanza? Come capire le dinamiche della finanza speculativa e al tempo stesso evitare che le proprie risorse economiche finiscano per alimentare traffici poco chiari? Per rispondere a tutto questo c’è ora online il nuovo sito di educazione critica alla finanza www.nonconimieisoldi.org.

Il sito è nato da una rivisitazione della campagna omonima che negli scorsi anni ha avvicinato decine di migliaia di persone ai temi finanziari con l’obiettivo di rendere i Cittadini e i Risparmiatori sempre più consapevoli delle dinamiche finanziarie che spesso subiscono ma di cui sono anche attori, spiega in una nota Banca Etica, che promuove il progetto del sito. Il rapporto con i temi finanziari è complicato e pieno di gap informativi: secondo la ricerca “Le competenze economiche degli italiani” pubblicata da Bancaria Editrice il 47,5% degli italiani afferma di capire poco di economia e finanza, e un altro 32,9% afferma di non capirne nulla. Eppure il 43% degli intervistati dichiara che negli ultimi 12-18 mesi il proprio livello di attenzione agli argomenti economico-finanziari è aumentato.

“C’è dunque un’indiscutibile bisogno di diffondere una cultura finanziaria tra gli italiani”, spiega Banca Etica. Il sito “Non Con I Miei Soldi” nasce per rispondere a questa esigenza: utilizzando un linguaggio semplice, accessibile a tutti, il sito ruota intorno al blog con le notizie e le informazioni sulla finanza, e la possibilità di commentare e interagire. C’è un glossario per approfondire termini tecnici e una sezione dedicata alle campagne internazionali volte a “cambiare l’economia” e a promuovere una migliore regolamentazione europea della finanza e un diverso modello economico sociale e ambientale.

Il cambiamento va fatto dall’alto, da chi può cambiare le regole, e dal basso, con la mobilitazione delle persone che fanno scelte diverse di consumo e risparmio. Si legge sul sito: “Dal 2011 abbiamo pubblicato centinaia di contenuti per denunciare i continui scandali e truffe finanziarie, o per analizzare le spaventose distorsioni nel funzionamento dei mercati: somme spropositate che girano vorticosamente all’esasperata ricerca di profitti a breve termine, mentre al culmine del paradosso fasce sempre più ampie della popolazione sono escluse dall’accesso al credito e dai servizi finanziari. Le stesse su cui ricade il peso di una crisi causata proprio dalla finanza speculativa. Per questo occorre riflettere su come troppo spesso, oltre che vittime diveniamo complici inconsapevoli di questo stato di cose. I maggiori attori sui mercati finanziari sono banche, fondi pensione e di investimento, assicurazioni. Tutti soggetti che si alimentano con i nostri soldi, ma sulle cui decisioni solitamente sappiamo poco o nulla. Abbiamo però uno strumento estremamente potente nelle nostre mani: dire “non con i miei soldi”. Informarci e agire di conseguenza, scegliendo banche e gestori finanziari che operano in piena trasparenza, attenti alle ricadute non economiche dell’agire economico”.

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