L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG ( MDC FVG),dalla disamina dei dati Istat diffusi il 31/07 u.s., rileva che, l’inflazione scende al 6%, dal 6,4% del mese precedente ed i prezzi, già elevati, continuano a crescere comportando in questa fase, ulteriori ricadute sui bilanci delle famiglie, anche dai rincari sul fronte dei carburanti e delle rate di mutui e prestiti!.

L’impatto per le famiglie meno abbienti è più forte, in molti casi insostenibile  dai 600 ai 1000 euro in più l’anno sul budget solo per la spesa alimentare.
I prodotti alimentari, ad esempio, su base annua passano da +11% di giugno a +10,9% di luglio, ma in un solo mese rincarano dello 0,2%!

Per una coppia con due figli l’inflazione a +6% significa un gravame pari a 1700 euro su base annua, di questi ben 825 servono solo per far fronte ai rialzi del 10,9% di cibo e bevande. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva è pari a 1550 euro, 745 per mangiare e bere. In media per una famiglia la sberla è di 1300 euro, 610 per prodotti alimentari e bevande analcoliche. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con un esborso aggiuntivo pari a 1935 euro, ca. mille euro la stangata per gli alimentari!

Secondo uno studio aggiornato dell’Osservatorio, su un paniere di 25 prodotti fondamentali, a fronte dell’attuale tasso di inflazione, i prezzi dei prodotti essenziali aumentano mediamente di oltre il doppio, cioè del 13,6% (prendendo a riferimento i prezzi applicati a luglio 2022 e quelli di luglio 2023).

Il Pres. MDC FVG, R.G. Englaro, sottolinea: Le Famiglie stanno spendendo di più per acquistare sempre meno, e la prova palese giunge dagli alimentari; numeri che attestano l’esigenza di un cambio di rotta sul fronte dei listini al dettaglio, con il Governo che deve adottare misure specifiche per calmierare i prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei Consumatori, che si stà comprimendo mese dopo mese!!.

Resta prioritario ed ineludibile che venga assunto un provvedimento governativo, frutto di un’Accordo Quadro, affinchè per una serie di prodotti a uso alimentare e sui generi di prima necessità, venga effettuato il taglio dell’Iva e contestualmente fissata una percentuale massima di ricarico, dando così finalmente una definizione di prezzo anomalo oltre la quale consentire un intervento dell’Antitrust, per contrastare le speculazioni che ancora oggi si registrano sul fronte dei prezzi, tutelando il potere d’acquisto dei Consumatori!

Il Segretario MDC FVG, Dino Durì, precisa: Dobbiamo rimarcare che, dalle ultime 3 indagini a campione effettuate all’esterno di alcuni Supermercati del F.V.G., le rinunce che il caro prezzi porta nei comportamenti di spesa e consumo delle Famiglie la riduzione del consumo di carne e pesce, pari al -16,7% (settori in cui si nota anche uno spostamento verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); la riduzione del consumo di frutta e verdura (che riguarda il 25,85% dei Cittadini); oltre che la ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 53,5% dei Cittadini), acquisti sopratutto presso discount i quali hanno avuto l’ultimo balzo delle vendite a valore +9,4% rispetto a Giu.2022!
Per il 14% delle Famiglie il reddito non basta a coprire le spese primarie, per il 44% è appena sufficiente. Il 24% verrebbe messa in crisi da una spesa imprevista. Famiglie in equilibrio precario, le più fragili sono quelle giovani, con figli piccoli e chi si prende cura di persone non autosufficienti
Ci sono poi alcune Famiglie che presentano situazioni di maggiore fragilità. Sono le persone giovani-adulte che vivono da sole, le famiglie numerose con figli, quelle che si prendono cura di persone non autosufficienti.

lo Sportello SOS Consumer MDC FVG
resta a disposizione di tutti gli Utenti per assistenza. Per info scrivere a: sportello-sos-consumer@mdc.fvg.it; sos@mdc.fvg.it

Ct._Dati Istat al 31.07.2023_rinunce e sacrifici nella Spesa alimentare_Osservatorio Prezzi MDC FVG

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