Più sostegno alle vittime di violenza domestica o di stalking attraverso una protezione maggiore in tutti gli Stati dell’Unione europea: a partire da domenica 11 p.v., entreranno infatti in vigore nuove norme a livello comunitario per cui gli ordini di restrizione, protezione e allontanamento emessi in uno Stato membro saranno riconosciuti in tutta l’Unione in modo rapido e semplice attraverso una semplice certificazione.

Spiega la Commissione Europea in una nota: “I Cittadini che hanno subito abusi domestici potranno ora viaggiare in sicurezza al di fuori del proprio paese di origine semplicemente trasferendo l’ordine di protezione che li tutela dal loro aggressore. In passato le vittime dovevano passare attraverso procedure complesse per estendere gli effetti di una misura di protezione nazionale agli altri Stati membri dell’UE ed erano costrette ad avviare una procedura diversa per la certificazione in ciascun paese. Gli ordini di protezione potranno ora essere riconosciuti facilmente in qualsiasi Stato membro dell’UE, il che consentirà alle vittime di violenza di spostarsi senza dover ricorrere a procedure gravose”. Il nuovo meccanismo che entrerà in vigore comprende due strumenti distinti: il regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile e la direttiva sull’ordine di protezione europeo. Insieme, questi garantiranno il riconoscimento in qualsiasi Stato dell’Unione degli ordini di protezione emessi per tutelare le vittime di violenza. I meccanismi, spiega ancora la Commissione, rispecchiano le differenze che caratterizzano le misure di protezione nazionali degli Stati membri, che possono essere di natura civile, penale o amministrativa.

La direttiva sull’ordine di protezione europeo, adottata nel dicembre 2011, è stata integrata dal regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile, che ha ricevuto l’appoggio del Parlamento europeo nel maggio 2013 e dei ministri della Giustizia in sede di Consiglio nel giugno 2013 : entrambi gli strumenti entreranno dunque in vigore l’11 gennaio 2015 (non parteciperà la Danimarca). Sono circa 75 milioni le persone che ogni anno in Europa sono vittime di un reato e le nuove norme, attraverso l’ordine di protezione europeo e la garanzia di diritti minimi per le vittime, testimoniano l’impegno a rafforzare i diritti delle vittime indipendentemente dal paese di origine e dallo Stato in cui il reato è stato commesso. Un’ulteriore tappa sarà il 16 novembre 2015: entro quella data diventerà vincolante per gli Stati membri una direttiva UE, entrata in vigore nel 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, sostegno e protezione per le vittime ovunque si trovino nell’Unione (IP/12/1066). La nuova direttiva UE, che istituisce norme minime per le vittime di reato, garantirà che in tutti e 27 i paesi dell’UE le vittime siano trattate con rispetto, che ottengano informazioni comprensibili sui loro diritti, che in tutti gli Stati ci siano forme di sostegno; prevede inoltre che le vittime possano partecipare ai procedimenti penali, se lo desiderano, e siano messe nelle condizioni di assistere al processo, che siano protette durante le indagini di polizia e i procedimenti giudiziari; stabilisce che le vittime vulnerabili (i bambini, le vittime di violenze sessuali e le vittime disabili) vengano riconosciute in quanto tali e siano adeguatamente protette.

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