La relazione riflette sui prossimi 5 anni e lancia un chiaro segnale d’allarme sui rischi di degrado ambientale, che a loro volta incidono sul benessere e la prosperità dell’uomo. L’analisi sottolinea la necessità di un’azione strategica più integrata; invito al quale la Commissione sta già rispondendo attraverso una serie di iniziative di politica ambientale per il 2015, compresi un nuovo e più vasto pacchetto di misure sull’economia circolare, il riesame della strategia dell’UE sulla biodiversità, un piano d’azione in materia di governance degli oceani e un pacchetto sulla qualità dell’aria modificato.

Il Commissario europeo responsabile per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, ha dichiarato: “Considero la relazione 2015 sullo stato dell’ambiente come il punto di partenza del mio mandato. La relazione dimostra chiaramente che le politiche ambientali dell’UE producono dei benefici. Le politiche ambientali creano anche posti di lavoro. La spettacolare crescita dell’economia verde anche durante gli anni più bui della recessione è di buon auspicio per la competitività dell’Europa. Dobbiamo continuare a restare vigili per garantire che buone politiche ambientali, attuate correttamente, sfocino in risultati eccellenti sia in mare che a terra. Gli investimenti innovativi a salvaguardia della prosperità e della qualità di vita sono una priorità. Il nostro attuale investimento a lungo termine è una garanzia che nel 2050 potremo vivere bene ed entro i limiti del nostro pianeta.”

Uso efficiente delle risorse/economia circolare: tra il 2000 e il 2011 le industrie verdi nell’UE sono cresciute di oltre il 50%, rendendole uno dei pochi settori in continuo sviluppo nonostante la crisi. La gestione dei rifiuti sta migliorando, sebbene l’economia europea sia ancora lungi dall’essere circolare, con troppi rifiuti che vengono tutt’ora interrati e un potenziale inutilizzato per il riciclaggio e il recupero dell’energia.

La Commissione mira a ristabilire l’equilibrio nel 2015, con un ambizioso pacchetto per l’economia circolare che si propone di trasformare l’Europa in un’economia efficiente nell’impiego delle risorse e più competitiva e che punta su altri settori economici oltre a quello dei rifiuti. Ottenere il massimo valore dalle risorse ci obbliga a tenere conto di tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: dall’estrazione delle materie prime alla progettazione, produzione, distribuzione e consumo dei prodotti; dalle iniziative per la riparazione a quelle per il riutilizzo dei prodotti; dalla gestione dei rifiuti a un sempre maggior utilizzo delle materie prime secondarie.

Le politiche nel settore del clima stanno producendo risultati, con una diminuzione del 19% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990 – nonostante la crescita del 45% dell’economia dell’UE nello stesso periodo. Gli obiettivi 2020 per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica sono a portata di mano, ma, secondo la relazione SOER 2015, le politiche e le misure attuali non saranno sufficienti a farci raggiungere l’obiettivo a più lungo termine: la riduzione dell’80‑95% delle emissioni entro il 2050 e la trasformazione dell’Europa in un’economia a basse emissioni di carbonio. La Commissione sta già affrontando questa urgenza, grazie a nuove proposte strategiche che consentano di ottenere una riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030, come concordato lo scorso anno dal Consiglio europeo.

Qualità dell’aria: la relazione evidenzia che l’aria che respiriamo oggi è molto più pulita di quella dei decenni precedenti. Le emissioni di una serie di inquinanti atmosferici come il biossido di zolfo (SO2) e gli ossidi di azoto (NOx) sono diminuite notevolmente negli ultimi decenni, grazie principalmente alla normativa sulla qualità dell’aria promossa dall’UE. Tuttavia, malgrado i risultati positivi ottenuti, la scarsa qualità dell’aria continua a essere la prima causa ambientale di decessi prematuri nell’Unione europea. L’UE proporrà un pacchetto sulla qualità dell’aria modificato al fine di garantire il miglior approccio per l’ottenimento di risultati in questo settore.

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