Ad aprile va giù la fiducia dei consumatori. Gli italiani, più del mese precedente, ritengono che la situazione del Paese sia molto peggiorata e si aspettano ancora un peggioramento economico. Hanno un giudizio ancora in peggioramento sulla situazione economica della propria famiglia e sull’andamento della disoccupazione. I dati sono stati diffusi oggi dall’Istat: l’indice del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, diminuisce ad aprile 2015 a 108,2 da 110,7 del mese precedente.

Sono in diminuzione tutti gli indici delle componenti del clima di fiducia dei consumatori: in particolare quello economico, quello personale, quello corrente e quello futuro. Peggiorano i giudizi dei consumatori sull’attuale situazione economica del Paese e le attese sull’economia e peggiorano le aspettative sulla disoccupazione.

Spiega l’Istat: “I giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese peggiorano rispetto al mese precedente, il saldo passa a -62 da -57 e la variazione è spiegata da un aumento dal 26,7% al 28,3% della quota di coloro che ritengono la situazione economica Italiana “molto peggiorata”. Quanto alle attese il saldo diminuisce a 10 da 22 e in questo caso aumentano le quote di coloro che si attendono un “lieve” o un “consistente” peggioramento della situazione economica del Paese (rispettivamente a 13,6 da 10,6 e a 11,8 da 9,6). Il saldo delle attese sulla disoccupazione passa a 22 da -1, infatti, cresce la quota di coloro che si attendono incrementi più o meno consistenti del numero di disoccupati (rispettivamente al 12,5% dal 10,1% e al 25,5% dal 20,3%)”. Aumenta la quota di intervistati che ritengono i prezzi in “forte crescita” (al 9,9% dall’8,3%) e anche il saldo delle attese sull’andamento dei prezzi nei prossimi 12 mesi sale a -13 da -28, ciò è legato all’incremento della quota di chi si attende prezzi in “forte crescita” (al 14,1% dal 10,9%) o in “crescita moderata” (al 18,4% dal 14,9%).

Non va meglio per la situazione personale e familiare. Peggiorano sia i giudizi che le attese sulla situazione economica della famiglia. Per i giudizi aumenta la quota di coloro che esprimono pareri negativi (al 42,4% dal 39,1%). Peggiorano i giudizi sull’opportunità attuale di risparmio mentre migliora il saldo riferito alle aspettative future di risparmio. I giudizi sulla convenienza ad effettuare acquisti immediati di beni durevoli sono in diminuzione per l’aumento della quota di coloro che ritengono, quello attuale, un momento sfavorevole per fare acquisti, ma sono in aumento le intenzioni degli intervistati in merito agli acquisti futuri di beni durevoli, in quanto diminuisce la quota di coloro che intendono spendere “molto meno” per l’acquisto futuro di beni durevoli.

Un dato non incoraggiante che riflette tutti i principali indicatori economici che attestano come il superamento dalla crisi sia ancora lontano. Pochi segnali, per di più incerti e instabili, non sono certo sufficienti ad annunciare la ripresa del nostro sistema economico!!.

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