Risolto il caso dell’RC auto gratis sull’acquisto di auto nuove (che crea più danni di quanto non faccia risparmiare): ripristinate la classe di merito maturata prima della promozione e il diritto alle agevolazioni del decreto Bersani; previsto il rimborso dei maggiori premi eventualmente pagati, grazie alla ricostruzione della storia assicurativa. E’ quanto si legge nel provvedimento pubblicato dall’Ivass.

Le indicazioni dell’Ivass arrivato al termine dell’indagine conoscitiva avviata dopo le numerose denunce delle Associazioni dei consumatori. Grazie alla loro consultazione e a quella dell’Ania, l’indagine ha prodotto risultati fondamentali per i consumatori.

Il provvedimento adottato dall’Ivass valorizza l’annualità a tariffa fissa, consentendo agli assicurati che non provocano incidenti di scalare alla classe di merito precedente. Questo provvedimento farà giurisprudenza per tutti coloro (finora penalizzati) che decideranno di passare da una polizza a franchigia al bonus/malus e diventerà strutturale nel nuovo Regolamento sull’evoluzione delle classi di merito di conversione universale (CU) che sarà oggetto di rivisitazione di Ivass a breve!.

L’indagine è stata effettuata su circa 60 compagnie ed ha rilevato che nel 2014 tre di esse (su 6 che offrivano la polizza gratuita per un anno in abbinamento alla vendita di una nuova autovettura) presentavano criticità, coinvolgendo circa 13.000 consumatori (per un valore di premi pari a circa 6 milioni di euro): i consumatori venivano inseriti a loro insaputa in una polizza collettiva con franchigia e, alla fine dell’anno, perdevano i benefici della classe di merito acquisiti prima, ritrovandosi in tredicesima classe (che è la più alta per chi è stato già assicurato), non potendo più nemmeno usufruire delle agevolazioni del decreto Bersani (a danno dei neo-assicurati).

Per contrastare questo fenomeno l’Ivass ha pubblicato le seguenti indicazioni per le imprese: 

“Rilasciare, alla scadenza, un attestato di rischio intestato al proprietario del veicolo che riporti la classe di merito CU di provenienza (posseduta cioè prima dell’accettazione dell’offerta) ed evidenzi la sinistralità dell’assicurato nell’ultimo quinquennio, compresa quella relativa al periodo promozionale”.

In tal modo, “le imprese a cui si rivolgerà l’assicurato che volesse tornare alla formula tariffaria Bonus-Malus dopo detto periodo dovranno tenere in considerazione, ai fini dell’inserimento del contratto nella corretta classe di merito CU, la storia assicurativa antecedente al periodo di gratuità nonché la sinistrosità registrata in tale periodo”.

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