Come si fa a superare il problema delle maxibollette e dei conguagli da capogiro? Nell’immediato si possono almeno attuare due misure: rateizzare gli importi frutto di maxiconguagli e applicare la conciliazione in caso di mancato accordo con il clienti sul piano di rientro. Queste le proposte che arrivano da Consumatori e Operatori, che chiedono al Governo di applicare con urgenza misure a garanzia della certezza dei consumatori e di limitare, dunque, i danni ai cittadini che derivano dai maxiconguagli.

Le maxi bollette per conguagli tardivi di misura mostrano che il servizio energetico deve ancora migliorare, anche attraverso una più efficace responsabilizzazione di tutta la filiera dell’energia a partire dall’affidabilità della misura dei consumi – si legge in una nota – I Consumatori e fornitori d’energia (Aiget e AA.CC.) in attesa della ripresa dei lavori del tavolo MiSE sui maxi conguagli concordano su un pacchetto di misure per rendere più affidabile e rapida la certezza dei consumi dei clienti e per limitare i danni dai conguagli in corso.” Per Consumatori e operatori la responsabilità economica dei danni e delle azioni riparatorie (o forme di compensazione) in seguito ai maxiconguagli deve ricadere sul soggetto responsabile dell’attività che li ha causati, compresi i costi finanziari delle rateizzazioni, che in nessun caso devono  essere  sostenuti  dal  venditore  o  consumatore  se  questi  non  sono  responsabili  dei conguagli per proprio ritardo.

“Fatto salvo che il fenomeno deve essere completamente superato perché genera uno squilibrio di rapporto tra utente e venditore generando sfiducia verso il mercato”, le proposte che nell’immediato il Governo può attuare sono due su tutte: la rateizzazione degli importi frutto di maxiconguaglio (“si applichino  le norme già previste  per il mercato di tutela o diverso accordo tra le parti. Resta fermo che, se il maxiconguaglio è  riconducibile a errore o inadempienza del distributore, il fornitore corrisponde le somme fatturate dal distributore solo a fronte dell’avvenuto incasso delle rate dal cliente finale”); l’applicazione della conciliazioneprevista dalla regolazione vigente in caso di mancato accordo con il cliente sul piano di rientro.

Altre proposte riguardano invece il superamento complessivo del fenomeno dei maxiconguagli. Per farlo, operatori e consumatori propongono fra l’altro che si riduca da 5 a 2 anni il ritardo massimo per i conguagli delle partite energetiche fisiche (consumi), garantendo che i dati di misura dei consumi finali non possano essere modificati oltre tale termine, né che si possano attribuire ai venditori quantità prelevate dalla rete; che venga sanzionata in modo più efficace la mancata lettura dei misuratori da parte dei distributori; che eventuali incentivi all’autolettura dei consumi da parte dei clienti vengano finanziati attraverso la riduzione della remunerazione per l’attività di misura del distributore interessato e in nessun caso comportino nuovi oneri per i venditori, stabilendo la piena validità dell’autolettura medesima e la sua acquisizione obbligatoria. Si chiede inoltre di regolamentare meglio il dovere di lettura dei contatori, diporre fine o limitare il più possibile le letture stimate con l’obbligo della lettura effettiva in presenza di contatore con teleletture e di garantire accesso ai dati afferenti la propria fornitura presso il Sistema Informativo Integrato di AU da parte dei consumatori sin dalla sua entrata in vigore.

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