A fronte delle numerose richieste pervenuteci dai Soci Risparmiatori azionisti/obbligazionisti truffati dalle Banche, si illustrano le caratteristiche essenziali del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), che è finalmente Legge, dal 29 dicembre 2018, a seguito dell’approvata Legge di Bilancio 2019 che contiene le norme istitutive dello stesso FIR.

La versione definitiva del FONDO INDENNIZZO RISPARMIATORI non prevede più la necessità di adire il Giudice o l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF-Consob), bensì prevede l’istituzione di una apposita Commissione tecnica per l’esame e l’ammissione delle domande, commissione che verrà creata con apposito Decreto attuativo entro il 31.01.2019.

Nel testo approvato è previsto espressamente che “il FONDO INDENNIZZO RISPARMIATORI eroga indennizzi a favore dei Risparmiatori – come definiti al capoverso successivo – che hanno subìto un PREGIUDIZIO INGIUSTO da parte di banche e loro controllate aventi sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018, in ragione delle violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza, ai sensi del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58”.

“Hanno accesso alle prestazioni del FIR i risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, nonché le microimprese, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, che occupano meno di dieci persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro, in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche alla data del provvedimento di messa in liquidazione, ovvero i loro successori e aventi causa”.

“La misura dell’indennizzo per gli azionisti è commisurata al 30% del costo di acquisto, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore, al netto di eventuali rimborsi ricevuti a titolo di transazione con le banche, nonché di ogni altra forma di ristoro, rimborso o risarcimento”. Pertanto anche chi ha sottoscritto l’Offerta Pubblica di Transazione (OPT) con le banche, avrà diritto al rimborso del 30%, detratto ovviamente quanto ricevuto dalla transazione.

“La misura dell’indennizzo per gli obbligazionisti subordinati è commisurata al 95% del costo di acquisto, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore, al netto di eventuali rimborsi
ricevuti a titolo di transazione con le banche, nonché di ogni altra forma di ristoro, rimborso o risarcimento, nonché del differenziale cedole percepite rispetto a titoli di Stato di durata equivalente”.

Il FIR avrà una dotazione iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per complessivi 1 miliardo e 575 milioni di euro, ed opererà entro limiti della dotazione finanziaria e fino a concorrenza delle risorse; i Risparmiatori con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) inferiore a 35.000 euro nell’anno 2018 saranno soddisfatti con priorità a valere sulla dotazione del FIR.

Tanto premesso, nell’attesa che venga emanato entro il 31 gennaio 2019 il Decreto attuativo sopra citato, invitiamo tutti i Soci Risparmiatori, che non hanno ancora aderito all’Azione Collettiva risarcitoria, a contattarci quanto prima per ottenere maggiori informazioni e raccogliere la documentazione necessaria per predisporre la domanda di indennizzo.

Il Movimento Difesa del Cittadino FVG ha attivato lo Sportello dedicato agli ex soci delle Popolari Venete per istruire le domande presso la sede regionale di Viale Tricesimo 123 a Udine e mettendo a disposizione dei Risparmiatori una casella mail dedicata per tutte le info necessarie:  assistenza-azionisti-pop-venete@mdc.fvg.it

Nel frattempo, i Nostri Operatori Giuridici stanno ultimando l’istruttoria ovvero la raccolta delle prove nei confronti dei Revisori, Bankitalia e Consob, dai quali, in caso di vittoria, riusciremo ad ottenere il dovuto risarcimento del danno.

Inoltre, è in fase di definizione l’atto giudiziale con cui pretendere da Banca Intesa il riconoscimento del danno in ragione dell’acquisto della stessa di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.

Il tutto in conseguenza di quanto previsto dall’art 58 del TUB nonché dall’art. 2560 c.c.: una banca che acquista un’altra banca ha l’obbligo di pagare tutti i debiti di quella acquistata a nulla valendo, secondo il nostro consulente Prof. Falcon, la deroga posta dal Governo a tale obbligo/diritto rispettivamente del concessionario e dei ceduti.

A tal riguardo, i nostri Legali sono in procinto, infatti, di sollevare l’eccezione di incostituzionalità riguardo al contenuto del D.L. 99/2017 nella parte in cui deroga a tale obbligo così come da normativa sopracitata.

In attesa di novità di cui rendervi edotti, l’occasione ci è gradita per augurarVi Buon proseguimento.

p. La Segreteria reg.le MDC FVG
( R.G. Englaro – A. Atzori)

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