R.G. ENGLARO: Purtroppo il Bonus Internet, che dovrebbe aiutare le Famiglie ad accedere alla banda larga vitale nell’ emergenza COVID-19, tra didattica a distanza e smartworking, rischia di trasformarsi in un regalo alle Compagnie telefoniche in violazione del diritto alla Net Neutrality ed alla libertà di scelta dei Consumatori

Auspichiamo che Infratel e Ministero dello Sviluppo Economico vigilino sulla qualità di Tablet e PC offerti dagli Operatori!

Il Bonus Internet ad “assetto variabile” non convince la Segreteria del Movimento Difesa del Cittadino FVG, come la pessima qualità di PC proposti a Famiglie senza banda larga  da parte di Operatori interessati forse ad intascare la differenza tra contributo di 500 euro e prezzo all’ingrosso dei device commissionati, il cui Presidente reg.le, R.G. Englaro, solleva tutte le perplessità della propria Associazione di consumatori su quanto sta accadendo a pochi giorni dal lancio delle prime offerte.

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) valuta positivamente l’impegno per garantire ai Cittadini l’accesso ad internet divenuto essenziale nell’emergenza COVID-19, soprattutto per lo smartworking e la didattica a distanza, e già a Marzo aveva chiesto al Governo interventi concreti contro il digital divide.

Il voucher di 500 euro previsto dal Comitato Banda Ultralarga è destinato ai consumatori con reddito Isee inferiore a 20mila euro e dovrebbe coinvolgere circa 480mila famiglie fino al primo ottobre 2021, per poi estendersi entro il 2021 anche a fasce di reddito più alte (fino a 50mila euro) ed alle imprese (bonus da 300 a 2.500 euro).

In Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Toscana, la misura sarà applicabile solo ad utenze localizzate in alcuni Comuni considerati più svantaggiati.

Il problema per MDC è che l’agevolazione è fruibile solo se all’abbonamento a Internet sia associato l’acquisto di un tablet o di un pc scelto dagli operatori stessi che stanno lanciando varie offerte di sconto sui servizi di connettività (tra i 200 e 400 euro), mentre quello sui device può essere compreso tra 100 e 300 euro.
Questa limitazione sarà fortemente lesiva per i consumatori, esponendoli, secondo il Movimento, a possibili penali e clausole vessatorie di ogni genere qualora volessero recedere dal contratto.

Per l’Associazione MDC impedire ai consumatori di scegliere liberamente il proprio PC o tablet è in contrasto con le norme sulla concorrenza, come già denunciato insieme alla Free Modem Alliance e segnalato dall’Antitrust, ma anche con il Regolamento UE 2120/15 sui diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica e si rischia di fare letteralmente “il pacco” a tante famiglie bisognose, che si ritroveranno apparati di pessima qualità!.

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) rilancia l’invito già espresso dalla Free Modem Alliance al Comitato Banda ultra larga (Cobul), presieduto dalla Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, a rivedere il sistema di erogazione dei buoni predisposto nel Regolamento di Infratel nella parte dell’acquisto di pc, modem e tablet, sganciandolo dalla compagnia telefonica per evitare rischi di lock-in già paventati dall’Antritrust.
Proprio l’Autorità di tutela dei Consumatorie ha recentemente confermato in un parere al Cobul che è prassi di mercato imporre oneri di attivazione e di fornitura di apparati ben al di sopra dei reali costi sopportati e poiché tali oneri di attivazione non corrispondono ai reali costi di fornitura dei servizi di attivazione, assistenza e degli apparati necessari, tali meccanismi tariffari impediscono di fatto ai consumatori di recedere dal contratto senza spese non giustificate da costi dell’operatore.

MDC ricorda la gravità sempre maggior del digital divide in Italia, che vede il 33,8% delle Famiglie italiane senza neppure un computer o un tablet e solo per il 22,2% ogni componente ha a disposizione un device, mentre negli altri casi si fotografa una gestione comune del PC, con tutti i disagi che ne conseguono nel protrarsi del lockdown causato dalla pandemia.

A conclusione, il Movimento Difesa del Cittadino ritiene necessario modificare le impostazioni del bonus nella prossima Fase 2, ma è urgente che Infratel e il Ministero dello Sviluppo Economico vigilino per impedire speculazioni sulla pelle dei consumatori che si vedono proporre PC fatti costruire appositamente in Cina e del tutto inadeguati ad uno studente, immaginiamo ad un lavoratore costretto a casa.

A tal riguardo, lo sportello Sos Consumer MDC FVG è operativo con account di posta per raccogliere tutte le segnalazioni ed esposti dei Cittadini: sportello-sos-consumer@mdc.fvg.it

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