Dal caffè ai panini, i prezzi all’interno dell’Expo appena avviata a Milano sono spropositati: le Associazioni dei consumatori denunciano l’alto costo dei servizi legati alla manifestazione, dai biglietti di ingresso al prezzo di bibite e pasti. ponendo una domanda di fondo: “Che senso ha promuovere i primati culinari di tutto il mondo se poi questi vengono proposti a prezzi inaccessibili?” Non vorremmo che, in attesa di nutrire il pianeta, intanto a nutrirsi siano solo gli speculatori!!

Siamo sempre stati e continuiamo ad essere convinti che l’Expo sia una grande opportunità di sviluppo e di rilancio per il nostro Paese. Alcune perplessità e preoccupazioni riguardano il dopo Expo. Come tutte le strutture e le aree interessate verranno utilizzate. Un così grande patrimonio non può essere perduto o abbandonato al degrado, per questo chiediamo un serio sforzo per programmare già da ora cosa ne sarà di questo complesso.

Un altro elemento di criticità è rappresentato dai prezzi praticati nei padiglioni per snack e pasti, nonché i prezzi di ingresso.

Per una giornata, per un adulto, il costo di ingresso senza riduzioni varia da 34 a 39 euro a seconda che sia una data fissa o aperta; per una famiglia di due adulti e un bambino si va da 73,00 euro a 84,50 euro. Quando si guarda ai costi di caffè e pasti, emerge che per un caffè si spendono 1,50 – 2,00 euro, dai 12 ai 14 euro per un primo, per uno snack con bibita si spendono dai 5 euro ai 15 euro.

Le AA.CC. chiedono quindi, un “calmieramento generale” dei prezzi, diversamente saranno costrette, nel caso non avvenisse, anche ad avviare vere e proprie azioni di boicottaggio contro i costi spropositati dei cibi serviti all’interno dell’Expo!!!

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